La storia enologica di Claudio Quarta inizia nel 2005, con la decisione di abbandonare il camice e una brillante carriera da ricercatore e da imprenditore farmaceutico, per indossare i panni del vignaiolo.
Mission di Claudio Quarta è raccontare il territorio, con una filosofia che è quella di emozionare. Un lavoro che contempla la ricerca tecnologica e la reinterpretazione dei vini del territorio. Tre cantine raccontano filosofia e lavoro dietro questa grande mission.
Tenute Eméra nel cuore della DOP di Manduria e Lizzano (Taranto_Puglia) nel territorio del Primitivo. Sanpaolo a Torrioni (Avellino) territorio del Fiano di Avellino DOCG, del Greco di Tufo DOCG, della Falanghina e del pregiato Aglianico. Cantina Moros si trova a Guagnano (Lecce).
Tenute Emerà è la più grande delle cantine. Ospitata in quello che è noto come il Casino Nitti, appartentuto a Francesco Saverio Nitti primo presidente del Consiglio del Regno d’Italia del primo dopoguerra. Qui sono coltivati i vitigni autoctoni Primitivo, Negroamaro e Fiano, e i vitigni internazionali Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Fiore all’occhiello è il vigneto di biodiversità maggiore al mondo, con 500 varietà di vitigni minori, prevalentemente di origine caucasica e mediterranea.
Cantina Moros è la più piccola delle cantine, ultima nata, ed è dedicata alla produzione di una sola etichetta, Moros Salice Salentino DOP Riserva. Situata a Guagnano (Lecce_Puglia), epicentro della DOP Salice Salentino, nel cuore del Negroamaro. La cantina Moros nasce nel vecchio edificio post industriale sede della cantina sociale degli anni 50. Ristrutturata nel 2012, la cantina ha un’ottica differente dalle classiche presenti sul territorio e si presenta come una One Garage Wine. La produzione di Cantina Moros è limitata ad appena 6.000 bottiglie all’anno.