C’era una volta, tanto tempo fa nel cuore del profondo sud Italia una terra ricca di storia e cultura del vino. Una terra baciata dal sole, coltivata con passione e tenacia contadina. Una terra che “un tempo, aveva un cuore fatto dalla passione dominante dei nostri nonni, vignaiuoli tenaci in grado di scrivere pagine importanti di una storia che ha per titolo Negroamaro.
Non una storia come tutte quante le altre: in essa, infatti, si coglie la fatica e lo spirito di sacrificio di gente nata e cresciuta in un lembo di sud, dove spesso il quotidiano tendeva a confondersi con il sempiterno.” Una terra rude, forte, dura, ma che ha sempre donato con amore ai suoi figli frutti meravigliosi e generosi. Questa terra che tanto diede ai nostri avi stava per essere dimenticata, abbandonata e tradita.
Nei primi anni 2000 molti terreni atti alla coltura della vite in agro di Guagnano furono abbandonati dalle nuove generazioni, che si rifugiavano in mestieri e lavori meno duri ed impegnativi, voltando le spalle a secoli di sapienza contadina e tradizioni culturali. In questo scenario negativo, con grande coraggio, nel 2002 Gianvito, Carlo e Franco, nipoti di quegli stessi infaticabili vignaioli, si impegnarono, dopo aver salvato dall’abbandono gli antichi vigneti di negroamaro appartenuti ai nostri antenati, a scrivere quotidianamente un nuovo capitolo di questa lunga ed affascinante storia chiamandola “Feudi di Guagnano”.
Nel nome della cantina la parola Feudi deriva dalla parola fiéu che in dialetto salentino significa contrada campestre ovvero il raggruppamento di tutti i vigneti, grandi e piccoli che facevano capo al Signore e padrone feudatario di Guagnano. E in effetti questi piccoli e grandi appezzamenti di terra coltivati ad alberello pugliese con piante tra i 20 e i 80 anni vanno a costituire tutto il patrimonio vitato della azienda dai quali vengono prodotti i preziosi grappoli che serviranno a produrre grandissimi vini made in Salento.
L’azienda attualmente possiede un estensione vitata pari a 30 ettari, tutti distribuiti nell’area intorno a Guagnano. Ad oggi la produzione annua consta di circa 200000 bottiglie, divise tra 15 etichette dove la fanno da padrone il Negroamaro con i suoi vini Rossi di gran corpo e struttura e tannicità. Un azienda che parte dalla salvaguardia del patrimonio tradizionale della viticultura salentina, ma che è proiettata tecnologicamente e commercialmente verso il futuro.
Tra queste spicca il Nero di Velluto 2012, un negroamaro in purezza di colore rosso rubino intenso, un vino avvolgente con profumi complessima misurati, un vino dai toni caldi e vellutati in bocca, con note peziate di pepe nero, tabacco e cacao. Un vino a produzione limitata di circa 10.000 bottiglie all’anno, tutte numerate a mano, ottenute solo nelle annate migliori da grappoli selezionati a mano da una vigna 1935. Un vino con un finale ricco, molto lungo e persistente. Un vino in cui la forza e la potenza del Negroamaro sono dosati con equilibrio ed eleganza. Un vino prezioso che nel 2017 si è aggiudicato i 5 grappoli di Bibenda.
Altro vino degno di nota è il Cupone Salice Salentino Riserva. Se cercate il massimo della qualità al prezzo migliore allora questo è il vino che fa per voi. Qualità immensa garantita da uve raccolte a mano da vitigni di Negroamaro e Malvasia Nera coltivati ad Alberello Pugliese. Piante di circa 50 anni, raccolta dei grappoli a mano, e cernita finale per selezionare solo i grappoli più sani rendono questo vino già speciale in partenza. In più il lavoro svolto nella cantina con una vinificazione a lunga macerazione, ed un affinamento misto acciaio/legno ne fanno un vino rigoroso, elegante e raffinato, ma con una forza ed un temperamento non comuni.
Guagnano, insieme a Copertino, San Donaci, Nardò, Salice Salentino e tutta l’area sud ionica del Salento, sono le terre d’elezione per la produzione di vini a base negroamaro. Feudi di Guagnano è una delle cantine che riesce a valorizzare al meglio questo vitigno autoctono con i suoi vini mai banali, austeri, eleganti, con una capacità di invecchiamento elevatissima, ma che mantengono una freschezza e una piacevolezza estremi.
Se venite in vacanza nel Salento o se siete da queste parti, non potete non fare una sosta a Guagnano, la terra del Negroamaro. Una volta arrivati a Gugnanano passate a trovare i tre wonder boys della Cantina Gianvito, Carlo e Franco, che sapranno offrirvi un’accoglienza degna della famosa e tradizionale ospitalità Salentina. Prosit.
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